Avvisi S.Lorenzo – 11.09.2022

Il Vangelo di questa settimana, in cui Gesù racconta le 3 parabole della Misericordia, ci propone un’immagine del vero Volto di Dio, un volto che esprime tenerezza e misericordia in ogni suo gesto, un Dio che si mostra non solo come Padre ma anche Madre, come anticipò qualche decennio fa, stupendo tutti, papa Giovanni Paolo I, ora proclamato Beato

Di seguito trovate il commento al Vangelo di papa Francesco e gli avvisi del mese di settembre.

Anticipiamo che domenica prossima 18 settembre festeggeremo solennemente Maria Addolorata Patrona dell’Ordine dei Servi di Maria e, nell’occasione, nella messa delle ore 11:00, sarà amministrata la Cresima ai nostri ragazzi.

Saranno pertanto modificati gli orari delle messe che saranno celebrate alle ore 8:00, 9:00 e 19:00 mentre non ci sarà la messa delle ore 10:30

Come già detto, alle ore 11:00 Messa per la Cresima, amministrata da mons. Cavina.

11 settembre – XXIV Domenica per annum

Dal libro dell’Èsodo (32,7-11.13-14)
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”». Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione». Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”». Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Dal Salmo 50Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (1,12-17)
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù. Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Dal Vangelo secondo Luca (10,38-42)
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte». Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi
giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

Papa Francesco – Angelus del 11.9.2016

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
La liturgia odierna ci propone il capitolo 15 del Vangelo di Luca, considerato il capitolo della misericordia, che raccoglie tre parabole con le quali Gesù risponde alle mormorazioni degli scribi e dei farisei. Essi criticano il suo comportamento e dicono: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro» (v. 2). Con questi tre racconti, Gesù vuol far capire che Dio Padre è il primo ad avere verso i peccatori un atteggiamento
accogliente e misericordioso. Dio ha questo atteggiamento. Nella prima parabola Dio è presentato come un pastore che lascia le novantanove pecore per andare in cerca di quella perduta. Nella seconda è paragonato a una donna che ha perso una moneta e la
cerca finché non la trova. Nella terza parabola Dio è immaginato come un padre che accoglie il figlio che si era allontanato; la figura del padre svela il cuore di Dio, di Dio misericordioso, manifestato in Gesù. Un elemento comune a queste tre parabole è quello espresso dai verbi che significano gioire insieme, fare festa. Non si parla di fare lutto. Si gioisce, si fa festa …
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http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/ 2016/9/11/angelus.html

Calendario parrocchiale

Sabato 10 Santa Maria della Vita – diocesi di Bologna
ore 15:30 Matrimonio di Caterina e Diego
Domenica 11 settembre – XXIV Domenica del Tempo Ordinario
“Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte”
ore 11:30 Matrimonio di Silvia e Pietro
Martedì 13 San Giovanni Crisostomo
Mercoledì 14 Esaltazione della Santa Croce –Festa
Giovedì 15 Solennità della Beata Vergine Addolorata – Patrona dell’Ordine dei Servi di Maria
Inizia il Triduo in preparazione alla Solennità che sarà celebrata in forma solenne domenica 18; ogni giorno ore 8:00 Lodi, 8:30 Messa,
18:15 Corona alla B.V. Addolorata, 19:00 Messa
M.14 e G.15 ore 17:00 Incontro con i ragazzi in preparazione alla Cresima
Venerdì 16 Santi Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, martiri
ore 20:30 Confessioni per i ragazzi e le loro famiglie
Domenica  18 settembre – XXV Domenica del Tempo Ordinario
Solennità della Beata Vergine Addolorata – “Presso la croce di Gesù stava sua madre”
Messe ore 8:00, 9:00. Non ci sarà la messa delle ore 10:30
ore 11:00 Messa per la Cresima, amministrata da mons. Cavina
ore 16:30 Incontro di preghiera con la Fraternita dei Servi di Maria
Martedì 20 San Andrea Kim Taegon e compagni, martiri
Mercoledì 21 San Matteo apostolo – Festa
Venerdì 23 San Pio da Pietrelcina, sacerdote e religioso
Domenica 25 settembre – XXVI Domenica del Tempo Ordinario
“Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti”
ore 10:30 Messa con la presenza dei Bambini della Scuola Materna Sacro Cuore e le loro famiglie
ore 11:30 Battesimo di Federico
Martedì 27 San Vincenzo de Paoli, sacerdote e religioso
Giovedì 29 Santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli – festa
Venerdì 30 San Girolamo, sacerdote e dottore della chiesa