Avvisi S.Lorenzo – 28.02.2021

Carissimi,

in questa II Domenica di Quaresima il Vangelo di Marco ci propone Gesù che sale al monte con 3 dei suoi discepoli, “fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime …

Il commento che riceviamo e riproponiamo è di Caterina:

Gesù sceglie di passare attraverso una relazione vera e concreta, una relazione di amicizia, la quale diventa il suo mezzo per generare quell’amore potente, che trasforma la nostra vita.

Non si trasfigura davanti ad una folla, ma sceglie tre amici e sale su un monte.

Questa settimana potrei riflettere sulla mia amicizia con Dio, con Gesù:

Esiste in questo momento della mia vita la relazione di amicizia con lui?

Mi accorgo di essere scelta/o come testimone del suo amore?

Nonostante il timore e la tensione che spesso abbiamo per le scelte che facciamo quotidianamente, la relazione con lui mi fa dire ‘che bello per me essere qui, nella mia vita di oggi, con te’?

Nel Foglietto degli Avvisi allegato ritrovate fra gli altri il testo dell’ordinanza del Presidente della Regione Emilia Romagna e delle conseguenti limitazioni volte a ridurre il più possibile la mobilità delle persone per cui da sabato 27 febbraio (compreso) al 14 marzo:

sono da ritenersi sospese tutte le iniziative in presenza quali catechismo, incontri formativi e attività di oratorio e doposcuola di tutti i gruppi parrocchiali e delle aggregazioni, riunioni di qualsiasi tipo (come incontri organizzativi e assemblee varie…), visite alle famiglie …

Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche nei luoghi di culto, invece, non ci sono variazioni e permane la disciplina attualmente in corso. Si ricorda anche che, per gli spostamenti consentiti è necessaria l’autocertificazione.

Buona Domenica e buona Quaresima a tutti

28 febbraio – II Domenica di Quaresima

Dal libro della Genesi (22,1-2.9.10-13.15-18)

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito». Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».

Salmo Responsoriale Salmo 115 – Rit.: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,31-34)

Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!

Dal Vangelo secondo Marco (9,2-10)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Papa Benedetto XVI – Angelus 12.3.2006

Cari fratelli e sorelle!

Ieri mattina si è conclusa la settimana di Esercizi Spirituali che il Patriarca emerito di Venezia, Cardinale Marco Cè, ha predicato qui nel Palazzo Apostolico. Sono stati giorni dedicati interamente all’ascolto del Signore, che sempre ci parla, ma s’aspetta da noi una più grande attenzione specialmente in questo tempo di Quaresima. Ce lo ricorda anche la pagina evangelica dell’odierna domenica, riproponendo il racconto della trasfigurazione di Cristo sul monte Tabor. Mentre stavano attoniti al cospetto del Signore trasfigurato che discorreva con Mosè ed Elia, Pietro, Giacomo e Giovanni furono a un tratto avvolti da una nube, dalla quale uscì una voce che proclamò: “Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!” (Mc 9, 7).

Quando si ha la grazia di provare una forte esperienza di Dio, è come se si vivesse qualcosa di analogo a quanto avvenne per i discepoli durante la Trasfigurazione: per un momento si pregusta qualcosa di ciò che costituirà la beatitudine del Paradiso. Si tratta in genere di brevi esperienze, che Dio a volte concede, specialmente in vista di dure prove. A nessuno, però, è dato di vivere “sul Tabor” mentre si è su questa terra. L’esistenza umana infatti è un cammino di fede e, come tale, procede più nella penombra che in piena luce, non senza momenti di oscurità e anche di buio fitto. Finché siamo quaggiù, il nostro rapporto con Dio avviene più nell’ascolto che nella visione; e la stessa contemplazione si attua, per così dire, ad occhi chiusi, grazie alla luce interiore accesa in noi dalla Parola di Dio.

La stessa Vergine Maria, pur essendo tra tutte le creature umane la più vicina a Dio, ha camminato giorno dopo giorno come in un pellegrinaggio della fede (cfr Lumen gentium, 58), custodendo e meditando costantemente nel suo cuore la Parola che Dio le rivolgeva, sia attraverso le Sacre Scritture sia mediante gli avvenimenti della vita del suo Figlio, nei quali riconosceva e accoglieva la misteriosa voce del Signore. Ecco allora il dono e l’impegno per ognuno di noi nel tempo quaresimale: ascoltare Cristo, come Maria. Ascoltarlo nella sua Parola, custodita nella Sacra Scrittura. Ascoltarlo negli eventi stessi della nostra vita cercando di leggere in essi i messaggi della Provvidenza. Ascoltarlo, infine, nei fratelli, specialmente nei piccoli e nei poveri, in cui Gesù stesso domanda il nostro amore concreto. Ascoltare Cristo e ubbidire alla sua voce: è questa la via maestra, l’unica, che conduce alla pienezza della gioia e dell’amore.

!!! Ordinanza Presidente Regione Emilia Romagna 26.2.2021 !!!

In conformità all’ordinanza del Presidente della Regione Emilia Romagna e delle conseguenti limitazioni volte a ridurre il più possibile la mobilità delle persone, anche nel territorio dell’Arcidiocesi di Bologna, da sabato 27 febbraio (compreso) al 14 marzo sono da ritenersi sospese tutte le iniziative in presenza quali: catechismo, incontri formativi e attività di oratorio e doposcuola di tutti i gruppi parrocchiali e delle aggregazioni, riunioni di qualsiasi tipo (come incontri organizzativi e assemblee varie…), visite alle famiglie …

Si ricorda anche che, per gli spostamenti consentiti è necessaria l’autocertificazione.

Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche nei luoghi di culto, invece, non ci sono variazioni e permane la disciplina attualmente in corso

Quaresima di Solidarietà

Come ogni anno siamo invitati a lasciare nella cesta in fondo alla chiesa di San Lorenzo cibi non deperibili da destinare alle famiglie in condizione di bisogno.

Calendario Parrocchiale

Sabato 27 ore 16:30 e 18:00 in San Lorenzo Messe prefestive
Domenica

28 febbraio

II Domenica di Quaresima

“Questi è il Figlio mio, l’amato

ore 8:00, 10:30, 18:00 in San Lorenzo Messe festive

ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo

Lunedì 1 ore 20:45 San Lorenzo, Incontro Educatori
Martedì 2 ore 21:00 San Lorenzo, Riunione Catechisti Cresima
Venerdì 5 ore 17:15 Via Crucis
Sabato 6 ore 9:30 Preparazione alla Cresima degli Adulti

ore 16:30 e 18:00 in San Lorenzo Messe prefestive

Domenica

7 marzo

III Domenica di Quaresima

“Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere

ore 8:00, 10:30, 18:00 in San Lorenzo Messe festive

ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo

Venerdì 12 ore 17:15 Via Crucis
Sabato 13 ore 17:00 il Cardinal Matteo Maria Zuppi presiederà la celebrazione di Ordinazione sacerdotale di fra Cornelius M. Uzoma OSM

Non ci saranno le Messe prefestive delle ore 16:30 e 18:00

Domenica

14 marzo

IV Domenica di Quaresima

“Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui

ore 8:00, 10:30, 18:00 in San Lorenzo Messe festive

ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo

Venerdì 19 San Giuseppe, sposo di Maria – Solennità
Sabato 20 ore 16:30 e 18:00 in San Lorenzo Messe prefestive
Domenica

21 marzo

V Domenica di Quaresima

“Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto

ore 8:00, 10:30, 18:00 in San Lorenzo Messe festive

ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo

Giovedì 25 Annunciazione del Signore – Solennità
Sabato 27 ore 16:30 e 18:00 in San Lorenzo Messe prefestive
Domenica

28 marzo

Domenica delle Palme e della Passione del Signore

“La passione del Signore

ore 8:00, 10:30, 18:00 in San Lorenzo Messe festive

ore 9:00 Messa al Santuario dell’Olmo