Carissimi,
eccoci alla Solennità dell’Ascensione del Signore, la prima delle festività con cui si conclude il Tempo Pasquale e si apre il Tempo Ordinario
in questa domenica ci accompagna di nuovo il Vangelo di Luca ed il commento di questa settimana ce lo propone Giorgio:
“L’Ascensione di Gesù al cielo, è punto di incontro tra il tempo della presenza del Signore sulla terra e la vita della Chiesa che qui comincia, e nella Chiesa tutti siamo invitati a trovare il modo per vivere la presenza di Dio in mezzo a noi.
Innanzitutto ricordandoci di essere amati da Dio, ascoltando continuamente la sua parola.
Da soli ci perdiamo, abbiamo bisogno della Chiesa comunità che testimonia, e dove ognuno di noi, è chiamato a farlo attraverso le relazioni che viviamo. Per questo dobbiamo essere credibili, non possiamo testimoniare un Dio che è comunione se tra noi imperversa la divisione; testimoniare un Dio che è perdono se tra noi vince il rancore e l’intolleranza; testimoniare la piccolezza di Dio se ci divoriamo tra noi per conquistare briciole di potere.
Sulla nostra vita, così com’è, con i suoi dubbi, fallimenti, Gesù dona la sua benedizione ma è necessario lasciare che la benedizione entri e plasmi la nostra vita.
Nonostante le fatiche, lo spettacolo del male che sembra trionfare, siamo invitati ad alzare lo sguardo affinché la nostra vita diventi una lode al Signore vincitore della morte, che non ci abbandona mai!”
Con la giornata di domani si conclude la presenza in città dell’immagine della Madonna dell’Olmo:
ci ritroveremo pertanto alle ore 16:30 nella chiesa di San Lorenzo per il Rosario e a seguire la Processione per riaccompagnare l’immagine a Villa Sarti-Parisini, ci ritroveremo poi nel chiostro di San Lorenzo per una serata in allegria
Come di consueto di seguito trovate le Letture di Domenica, il Regina coeli del Papa, il calendario Parrocchiale.
Nel fine settimana successivo riprende la Festa dell’Olmo (si veda il volantino pubblicati negli Appuntamenti).
Da ultimo riportiamo anche la notizia della nomina del Card. Zuppi a Presidente Cei
Buona domenica, ancora in compagnia di Maria
29 maggio – Ascensione del Signore
Dagli Atti degli Apostoli (1,1-11)
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».
Dal Salmo 46 – Ascende il Signore tra canti di gioia.
Dalla lettera agli Ebrei (9,24-28;10,19-23)
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue
di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso.
Dal Vangelo secondo Luca (24,46-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Papa Francesco – Regina Coeli dell’8.5.2016
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra l’Ascensione di Gesù al cielo, avvenuta quaranta giorni dopo la Pasqua. Contempliamo il mistero di Gesù che esce dal nostro spazio terreno per entrare nella pienezza della gloria di Dio, portando con sé la nostra umanità. Cioè noi, la nostra umanità entra per la prima volta nel cielo. Il Vangelo di Luca ci mostra la reazione dei discepoli davanti al Signore che «si staccò da loro e veniva portato su, in cielo» (24,51). Non ci furono in essi dolore e smarrimento, ma «si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia» (v. 52). È il ritorno di chi non teme più la città che aveva rifiutato il Maestro, che aveva visto il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro, aveva visto la dispersione dei discepoli e la violenza di un potere che si sentiva minacciato.
Da quel giorno per gli Apostoli e per ogni discepolo di Cristo è stato possibile abitare a Gerusalemme e in tutte le città del mondo, anche in quelle più travagliate dall’ingiustizia e dalla violenza, perché sopra ogni città c’è lo stesso cielo ed ogni abitante può alzare lo sguardo con speranza. Gesù, Dio, è uomo vero, con il suo corpo di uomo è in cielo! E questa è la nostra speranza, è l’ancora nostra, e noi siamo saldi in questa speranza se guardiamo il cielo.
In questo cielo abita quel Dio che si è rivelato così vicino da prendere il volto di un uomo, Gesù di Nazaret. Egli rimane per sempre il Dio-con-noi – ricordiamo questo: Emmanuel, Dio con noi – e non ci lascia soli! Possiamo guardare in alto per riconoscere davanti a noi il nostro futuro. Nell’Ascensione di Gesù, il Crocifisso Risorto, c’è la promessa della nostra partecipazione alla pienezza di vita presso Dio.
Prima di separarsi dai suoi amici, Gesù, riferendosi all’evento della sua morte e risurrezione, aveva detto loro: «Di questo voi siete testimoni» (v. 48). Cioè i discepoli, gli apostoli sono testimoni della morte e della risurrezione di Cristo, in quel giorno, anche della Ascensione di Cristo. E in effetti, dopo aver visto il loro Signore salire al cielo, i discepoli ritornarono in città come testimoni che con gioia annunciano a tutti la vita nuova che viene dal Crocifisso Risorto, nel cui nome «saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati» (v. 47). Questa è la testimonianza – fatta non solo con le parole ma anche con la vita quotidiana – la testimonianza che ogni domenica dovrebbe uscire dalle nostre chiese per entrare durante la settimana nelle case, negli uffici, a scuola, nei luoghi di ritrovo e di divertimento, negli ospedali, nelle carceri, nelle case per gli anziani, nei luoghi affollati degli immigrati, nelle periferie della città … Questa testimonianza noi dobbiamo portare ogni settimana: Cristo è con noi; Gesù è salito al cielo, è con noi; Cristo è vivo!
Gesù ci ha assicurato che in questo annuncio e in questa testimonianza saremo «rivestiti di potenza dall’alto» (v. 49), cioè con la potenza dello Spirito Santo. Qui sta il segreto di questa missione: la presenza tra noi del Signore risorto, che con il dono dello Spirito continua ad aprire la nostra mente e il nostro cuore, per annunciare il suo amore e la sua misericordia anche negli ambienti più refrattari delle nostre città. È lo Spirito Santo il vero artefice della multiforme testimonianza che la Chiesa e ogni battezzato rendono nel mondo. Pertanto, non possiamo mai trascurare il raccoglimento nella preghiera per lodare Dio e invocare il dono dello Spirito. In questa settimana, che ci porta alla festa di Pentecoste, rimaniamo spiritualmente nel Cenacolo, insieme alla Vergine Maria, per accogliere lo Spirito Santo.
Calendario parrocchiale
Sabato 28 maggio ore 17:00 Affidamento dei bambini alla Madonna dell’Olmo
nella Messa delle ore 19:00 si ricordano gli Anniversari Matrimonio; siete invitati a comunicare il vostro all’Ufficio Parrocchiale
Domenica 29 – Ascensione del Signore – Solennità
55° Giornata delle Comunicazioni Sociali – “Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo”
S. Messe ore 8:00, 10:30, 19:00 – Non ci sarà la Messa all’Olmo
All’uscita dalle messe: Abbiamo riso per una cosa seria, raccolta di fondi pro Missioni, a cura della Comunità Missionaria di Villaregia
ore 16:30 Rosario, a seguire Processione conclusiva della Settimana Mariana percorrendo le vie Bissolati, Costa, Zaniboni, piazza Antonio da Budrio, Garibaldi, XX Settembre, Saffi, Bissolati, piazza Matteotti, Martiri Antifascisti, Villa “Sarti-Parisini”, Preghiera di Benedizione alla Città, poi l’Immagine della B.V. tornerà all’Olmo
A seguire, nel chiostro di San Lorenzo crescentine e … dalle 20:30 serata in allegria con il “Quizzone”
Lunedì 30 – Beato Filippo Bertoni, OSM
Martedì 31 – Visitazione della Beata Vergine Maria a Elisabetta – Festa
ore 20:30 Rosario e Messa di conclusione del mese mariano alle Creti
Non ci sarà la Messa delle ore 19:00 in San Lorenzo
Mercoledì 1 giugno – San Procolo, martire – Chiesa di Bologna
Giovedì 2 – Festa della Repubblica – Ricorrenza civile
Dal 2 al 5 giugno Ritorna la tradizionale Festa dell’Olmo (per il programma vedi locandina)
Venerdì 3 – San Carlo Lwanga e compagni, martiri
Sabato 4 – San Giustino, martire
ore 11:00 Battesimo di Diego
ore 16:00 Pellegrinaggio al Santuario dell’Olmo dei bambini del Catechismo, ore 18:00 Messa per i bambini
ore 21:00 in San Lorenzo Veglia di Pentecoste della Zona Pastorale
Domenica – 5 giugno Pentecoste – Solennità – “Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo”
S. Messe in San Lorenzo ore 8:00, 10:30, 19:00
ore 11:00 Messa solenne al Santuario dell’Olmo con la Corale Bellini
ore 11:30 Battesimo di Manuel
ore 17:30 al Santuario dell’Olmo Rosario, a seguire Processione con l’immagine della Madonna
Domenica 12 giugno – Santissima Trinità – Solennità
ore 11:00 Battesimo di Giuliano
Lunedì 13 Sant’Antonio di Padova – ore 20:30 Messa alla chiesa delle Creti
Non ci sarà la messa delle 19:00 in San Lorenzo
Le felicitazioni della Diocesi per la nomina del Card. Zuppi a Presidente Cei
La notizia della scelta del Papa è stata resa nota da una Nota della Conferenza Episcopale.
La Chiesa di Bologna esprime le proprie felicitazioni per la nomina dell’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi a nuovo Presidente della Cei, Conferenza Episcopale Italiana. La notizia della scelta di Papa Francesco è stata resa nota oggi, 24 maggio, da una nota della Cei. I Vescovi italiani, riuniti a Roma nella 76a Assemblea Generale, avevano proceduto all’elezione di una terna di candidati poi sottoposta alla decisione del Papa secondo quanto stabilito dallo Statuto della Cei.
«Siamo lieti di questa scelta – affermano i Vicari generali dell’Arcidiocesi, Mons. Stefano Ottani e Mons. Giovanni Silvagni – che riconosce il valore della persona e l’esemplarità del suo ministero, in particolare la sintonia con il magistero pontificio. Ringraziamo Papa Francesco per il dono a tutta la Chiesa italiana. Ci rallegriamo con il nostro Arcivescovo per il riconoscimento, gli promettiamo pieno sostegno nella preghiera e nella collaborazione. Ci sentiamo anche noi coinvolti per facilitare il suo compito e per far coincidere le indicazioni nazionali con quelle diocesane».
Già in passato un altro Arcivescovo di Bologna era divenuto presidente della Cei. Dal 1969 al 1979, infatti, il Card. Antonio Poma, allora Arcivescovo di Bologna, aveva guidato per due mandati la Conferenza Episcopale Italiana.
Qui il video con la prima dichiarazione del cardinale Matteo Zuppi come Presidente della Cei (dal canale di You Tube della Cei)
https://www.youtube.com/watch?v=nMUySHGE0fc&t=107s
Qui il video con la conferenza stampa del cardinale Zuppi a Conclusione dell’Assemblea generale della Cei (dal canale YouTube della Cei)
https://www.youtube.com/watch?v=Jwla3K-5q4U