Avviso S.Lorenzo – 03.04.2022

La Quaresima è inoltrata, la Pasqua si avvicina sempre più ed il Vangelo di Giovanni, in questa V domenica, ci ripropone un episodio certamente a tutti noto ma che alle nostre orecchie resta un po’ sconcertante: la Giustizia di Dio, che Gesù incarna, non si esprime con la condanna bensì con la Misericordia che cambia/salva la vita della donna … e anche la nostra.

Ci aiuta Simone:

Questo brano mostra come gli scribi e i farisei cercano di trovare un motivo per condannare Gesù, mettendolo alla prova.

Leggendo questo vangelo ho provato a vedere la scena dal punto di vista della donna, che è il centro della discussione, ma che nel vangelo viene interpellata da Gesù verso la fine. Durante la mattina soleggiata, Gesù si trova nel tempio e sta insegnando alle genti; un gruppo di farisei e scribi trascinano questa donna colta in adulterio. Questa donna si getta davanti a Gesù, cosa starà provando? Piange disperata, singhiozza oppure tace preoccupata, in attesa di un giudizio? La donna sente parlare di ciò che ha fatto. Cosa potrebbe aver pensato? Cosa potrebbe aver provato?

Dopo aver sentito la domanda, il silenzio. Un silenzio teso e questa donna sempre lì. Cosa avrebbe potuto pensare? Vedendo Gesù scrivere per terra, cosa avrebbe potuto fare? Gesù cosa avrebbe potuto scrivere per terra? 

Dopo varie insistenze da parte dei farisei ecco che Gesù parla: “Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”. 

La donna si aspettava una condanna da parte di Gesù. Invece che il verdetto finale, sente che Gesù pone una domanda agli accusatori che sospende il giudizio sulla sua situazione. La donna nel sentire ciò cosa potrebbe aver pensato? Vede andare via uno alla volta chi voleva lapidarla. Cosa potrebbe aver provato e/o pensato nel vedere questo? Finalmente Gesù rivolge l’attenzione direttamente alla donna: “Donna dove sono? Nessuna ti ha condannata?” “Neanch’io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più”. Gesù le dà una seconda opportunità. Cosa potrebbe aver pensato la donna? Cosa potrebbe aver provato?

Pregando questo brano secondo il punto di vista della donna, appena Gesù le rivolge le ultime parole, ho percepito una gran sensazione di sollievo, una felicità immensa nel vedere che le sue preoccupazioni sono svanite grazie ad un uomo che l’ha perdonata. In quelle parole ho provato un grande calore, percezione di essere accolto nonostante il mio peccato. I pensieri si affollavano nella mia testa: perché non mi ha condannato? Tale misericordia non me la merito! E ora cosa posso fare per migliorare e non sbagliare più?

Di seguito trovate il testo del Vangelo ed il commento di papa Francesco nell’Angelus del 2019 oltre agli Avvisi relativi alla Settimana Santa ed al Triduo Pasquale.

Continua poi la preghiera e la mobilitazione per quanto sta accadendo in Ucraina e la risposta che anche la comunità budriese vuole dare: all’interno trovate le indicazioni su come partecipare con l’accoglienza ed al sostegno, economico o del proprio tempo.

Buona domenica e buona settimana.

3 aprile – V Domenica di Quaresima

Dal libro del profeta Isaìa (43,16-21)

Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti, che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi a un tempo; essi giacciono morti, mai più si rialzeranno, si spensero come un lucignolo, sono estinti: «Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi».

Dal Salmo 125 – Rit.:  Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (3,8-14)

Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.

Dal Vangelo secondo Giovanni (8,1-11)

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Papa Francesco – Angelus 7.4.2019

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

In questa quinta domenica di Quaresima, la liturgia ci presenta l’episodio della donna adultera (cfr Gv 8,1-11). In esso si contrappongono due atteggiamenti: quello degli scribi e dei farisei da una parte, e quello di Gesù dall’altra. I primi vogliono condannare la donna, perché si sentono i tutori della Legge e della sua fedele applicazione. Gesù invece vuole salvarla, perché Lui impersona la misericordia di Dio che perdonando redime e riconciliando rinnova.

Vediamo dunque l’avvenimento. Mentre Gesù sta insegnando nel tempio, gli scribi e i farisei gli portano una donna sorpresa in adulterio; la pongono nel mezzo e chiedono a Gesù se si deve lapidarla, così come prescrive la Legge di Mosè. L’Evangelista precisa che essi posero il quesito «per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo» (v. 6). Si può supporre che il loro proposito fosse questo – vedete la malvagità di questa gente: il “no” alla lapidazione sarebbe stato un motivo per accusare Gesù di disobbedienza alla Legge; il “sì”, invece, per denunciarlo all’autorità romana, che aveva riservato a sé le sentenze e non ammetteva il linciaggio popolare. E Gesù deve rispondere.

Gli interlocutori di Gesù sono chiusi nelle strettoie del legalismo e vogliono rinchiudere il Figlio di Dio nella loro prospettiva di giudizio e condanna. Ma Egli non è venuto nel mondo per giudicare e condannare, bensì per salvare e offrire alle persone una vita nuova. E come reagisce Gesù davanti a questa prova? Prima di tutto rimane per un po’ in silenzio, e si china a scrivere col dito per terra, quasi a ricordare che l’unico Legislatore e Giudice è Dio che aveva scritto la Legge sulla pietra. E Poi dice: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei» (v. 7). In questo modo Gesù fa appello alla coscienza di quegli uomini: loro si sentivano “paladini della giustizia”, ma Lui li richiama alla consapevolezza della loro condizione di uomini peccatori, per la quale non possono arrogarsi il diritto di vita o di morte su un loro simile. A quel punto, uno dopo l’altro, cominciando dai più anziani – cioè quelli più esperti delle proprie miserie – se ne andarono tutti, rinunciando a lapidare la donna. Questa scena invita anche ciascuno di noi a prendere coscienza che siamo peccatori, e a lasciar cadere dalle nostre mani le pietre della denigrazione e della condanna, del chiacchiericcio, che a volte vorremmo scagliare contro gli altri. Quando noi sparliamo degli altri, buttiamo delle pietre, siamo come questi.

Alla fine rimangono solo Gesù e la donna, là in mezzo: «la misera e la misericordia», dice Sant’Agostino (In Joh 33,5). Gesù è l’unico senza colpa, l’unico che potrebbe scagliare la pietra contro di lei, ma non lo fa, perché Dio “non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva” (cfr Ez 33,11). E Gesù congeda la donna con queste parole stupende: «Va’ e d’ora in poi non peccare più» (v. 11). E così Gesù apre davanti a lei una strada nuova, creata dalla misericordia, una strada che richiede il suo impegno di non peccare più. È un invito che vale per ognuno di noi: Gesù quando ci perdona ci apre sempre una strada nuova per andare avanti. In questo tempo di Quaresima siamo chiamati a riconoscerci peccatori e a chiedere perdono a Dio. E il perdono, a sua volta, mentre ci riconcilia e ci dona la pace, ci fa ricominciare una storia rinnovata. Ogni vera conversione è protesa a un futuro nuovo, ad una vita nuova, una vita bella, una vita libera dal peccato, una vita generosa. Non abbiamo paura a chiedere perdono a Gesù perché Lui ci apre la porta a questa vita nuova. La Vergine Maria ci aiuti a testimoniare a tutti l’amore misericordioso di Dio che, in Gesù, ci perdona e rende nuova la nostra esistenza, offrendoci sempre nuove possibilità.

Emergenza Ucraina

Ecco l’aggiornamento delle notizie che, dopo la consueta riunione del venerdì con Comune, famiglie e volontari coinvolti, ci ha tramesso don Gabriele:

  1. Presenze sul territorio comunale aggiornati all’1.4: 79 di cui 39 minori, 15 f., 24 m.
  2. Prosegue il grande impegno da parte delle scuole del territorio nell’accoglienza dei bambini e dei ragazzi; si segnala la necessità di materiale scolastico, in particolare: quaderni, quaderni ad anelle, astucci, matite, biro, colori; il materiale può essere consegnato presso la Sala S
  3. Prosegue il “Progetto Oasi”, Spazio di incontro, presso la chiesa delle Creti per le donne ucraine e i loro bambini, aperto tutti i giorni dalle 14 alle 18 con lo scopo di socializzare e far giocare i bambini; domenica 10 aprile è proposta una merenda con le famiglie ospitanti e i loro ospiti
  4. Nel mese di aprile, con i soldi raccolti dalle offerte a favore dell’emergenza Ucraina, verranno dati dei buoni spesa presso Conad e Coop Budrio
  5. Continuano le visite mediche per avviare i bambini all’attività sportiva
  6. Rimangono validi i canali già indicati per sostenere questi progetti:
  • versamento di denaro su conto corrente della Caritas San Lorenzo: IBAN IT 79Q0707236640036000190889 Causale: Emergenza Ucraina
  • raccolta di generi alimentari (vedi calendario già comunicato)
  • eventuale disponibilità nell’accoglienza presso la propria abitazione

Un caro saluto a tutti

Calendario parrocchiale

Sabato 2 ore 16:30 Santa Messa con i bambini del catechismo

ore 18:30 Vespri ore 19:00 Messa Vespertina

Domenica

3 Aprile

V Domenica di Quaresima

“Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”

Venerdì 8 Maria presso la Croce – Ordine dei Servi di Maria

ore 17:15 Via Crucis

ore 20:00 Confessioni, ore 20:30 Adorazione Eucaristica guidata

Sabato 9 ore 15:00 Confessione ragazzi V elementare e Incontro con i genitori

ore 16:30 Santa Messa con i bambini del catechismo preceduta dalla Benedizione dell’ulivo

ore 18:30 Vespri

ore 19:00 Messa Vespertina preceduta dalla Benedizione dell’ulivo

SETTIMANA SANTA
Domenica

10 Aprile

Domenica delle Palme e della Passione del Signore

“Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”

ore 10,15 p.zza Antonio da Budrio: Benedizione dell’Ulivo, segue processione per le vv. Garibaldi e Bissolati fino alla Chiesa di S. Lorenzo ore 10:30 Santa Messa

Quarantore di Adorazione Eucaristica
Lunedì 11

Martedì 12

Mercoledì 13

ore 8:00 Lodi, ore 8:30 Messa, Esposizione ed Adorazione del Santissimo

ore 12:00 Ora Sesta e Reposizione del Santissimo

ore 16:00 Esposizione ed Adorazione del Santissimo

ore 18:15 Vespri cantati, Benedizione Eucaristica e Reposizione

ore 19:00 Messa

Martedì 12 ore 20:30 Celebrazione penitenziale con possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione
Mercoledì 13 ore 17:30 in Cattedrale a Bologna, Messa Crismale
TRIDUO PASQUALE
Giovedì 14 Giovedì Santo “Li amò sino alla fine”

ore 8:00 Lodi

ore 20:30 Messa in Coena Domini con rito della Lavanda dei piedi e Benedizione delle uova pasquali

Venerdì 15 Venerdì Santo “Passione del Signore”

ore 8:00 Lodi, ore 15:00 Via Crucis

ore 20:30 Celebrazione della Passione del Signore

Sabato 16 Sabato Santo

ore 8:00 Lodi, ore 8:30 l’Ora della Madre

Notte di Pasqua Notte della Pasqua “Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?”

ore 21:00 Veglia Pasquale nella Notte Santa

Domenica

17 aprile

Giorno della Pasqua di Risurrezione “Egli doveva risuscitare dai morti”

Messe ore 8:00, 9:00 (Olmo), 10:30, 11:15 (Creti), 19:00

Lunedì 18 Lunedì dell’Angelo

Messe ore 8:00, 10:30, 19:00