Presepe di San Lorenzo 2023

GESU’ BAMBINO

 

Gesù nasce ieri, oggi e domani!

Nasce nella mangiatoia, a significare che Dio entra nel mondo nel luogo più umile perché nessuna creatura si senta più in basso di Lui e si offre come un cibo di salvezza per tutta l’umanità.

Nasce come cibo che sfama, che dà sollievo.

Nasce come acqua, perché dalla mangiatoia abbiamo fatto sgorgare una sorgente d’acqua che disseta, è un’acqua donata da Lui a noi. Con questi doni interiori si fa l’esperienza di un amore ricevuto, si fa l’esperienza di sentirsi amati generosamente e si trova una forza, un’energia per amare generosamente a nostra volta.

Maria si prende cura del neonato, lo nutre di carezze e di sogni. Lo fa vivere con il suo abbraccio, anche noi dobbiamo prenderci cura di Lui, come una madre, ogni giorno.

La nascita di Gesù vuole la mia nascita: che io nasca diverso e nuovo, che nasca con lo Spirito di Dio in me.

 

LA SAMARITANA

Gesù siede accanto al fiume e viene raggiunto da una donna. Una donna anonima, non viene ricordato il suo nome, si sa solo che proviene dalla Samaria, terra osteggiata dai Giudei. Chiunque di noi potrebbe essere quella donna, e Gesù proprio a lei chiede da bere.

Si fermano a parlare a mezzogiorno, un’ora insolita per andare ad attingere acqua.

Il dialogo fra i due passa da un bisogno fisico di dissetarsi ad un bisogno spirituale. Gesù a questo punto parla chiaro, non si tratta più di acqua da bere per dissetarsi dall’arsura, ma di un’ acqua che dà sollievo all’anima, al cuore, allo spirito per la vita eterna.

L’acqua dà vita, l’uomo cerca sempre nuovi pozzi, nuove esperienze, emozioni, ma queste non saziano. Se il pozzo si secca l’uomo è disperato. Ma Gesù, innamorato dell’uomo, offre una nuova esperienza e quando l’uomo sente di essere amato, trova dentro di sé la forza, l’energia per amare generosamente.

 

(Approfondimenti)

P. ARMELLINI Video Portavoce Ranzato – Siria 60 (youtube.com)

P. RONCHI Una sorgente intera in cambio di un sorso d’acqua (avvenire.it)

 

 

GIOVANNI BATTISTA

Venne un uomo chiamato Giovanni, questo nome significa “Dio è amore”. E’ un uomo semplice, è Voce che grida perché gli uomini e le donne sentano e compiano una conversione del cuore seguendo la chiamata di Gesù.

Il fiume Giordano è dove battezza Giovanni, è il simbolo della frontiera, da una parte le terre pagane, dall’altra la terra promessa. Con il suo battesimo di conversione si può riattraversare il Giordano e raggiungere il Perdono. E’ simbolicamente un battesimo che dice di cambiare il modo di vedere le cose, di agire e di amare. Giovanni non è il Messia, non è Elia, non è il Profeta indicato da Mosè. Ma allora chi è? Lui è VOCE, lui è al servizio della Parola, lui grida, poi la sua voce taccerà per lasciare spazio alla PAROLA di Gesù. Lui annuncia, prepara, è amico di Gesù, anzi è della famiglia di Gesù, e dedica la sua vita a prepararci all’incontro con Lui.

 

 

(Approfondimenti)

P. ARMELLINI 2a Domenica di Avvento anno B – YouTube

P. ARMELLINI 3a Domenica di Avvento anno B (youtube.com)

P. RONCHI È il Battista che sussurra al mio cuore che Dio viene (avvenire.it)

P. PRONCHI Giovanni, l’uomo mandato da Dio (avvenire.it)